72° di dedicazione  della Cattedrale

Sabato 26 marzo per la comunità parrocchiale di La Storta è stata una giornata solenne a motivo dell’anniversario di dedicazione della propria chiesa, la cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Sono, infatti, 72 anni che l’imponente costruzione sulla collina posta tra la via Cassia e la stazione ferroviaria svolge il suo ruolo per la quale fu pensata: “Si erge segno di comunione, cattedra di magistero, centro di liturgie per le celebrazioni del Cristo protese all’incontro del Padre”. Dunque un luogo sacro che con la sua visibilità esprime l’onore a Dio e il riferimento per l’aggregazione cristiana e sociale dei quartieri posti tra La Storta, Cerquetta, Pantanaccio e le molte abitazione distribuite nella campagna circostante. Un tempio voluto dal cardinale Eugenio Tisserant per essere la cattedrale della diocesi di Porto – Santa Rufina, ma che per gli “stortani” è anche la chiesa parrocchiale. Pertanto, molti di noi in questo edificio sacro hanno vissuto appuntamenti importanti della propria vita. Qui tanti hanno gioito, cantato, festeggiato, sofferto, pianto e vissuto esperienze di lutto. Ma soprattutto, hanno potuto costruire relazioni autentiche di fraternità ed amicizia: quanti abbracci, sorrisi, gesti di accoglienza e di familiarità in questi sette decenni.

 

Tutto questo è stato una sorta di humus vitale implicito durante la celebrazione solenne di sabato 26 marzo ore 18,30 presieduta dal vescovo diocesano Gianrico Ruzza. Egli ha guidato la comunità presente a lodare e ringraziare Dio per il dono di tale tempio che molti hanno imparato ad amare, apprezzare… e sentire, in qualche modo, come la propria seconda casa, la casa della famiglia cristiana. (gc)